
Il
Paradosso Francese illustra
una situazione singolare in materia di epidemiologia. Ossia i cugini
d’oltralpe, in particolar modo del sud ovest, nonostante abbiano
un'alimentazione ricca di burro (quindi di grassi saturi) hanno una bassa
incidenza di cardiopatia ischemica. La spiegazione va ricercata sempre nella
loro dieta. Infatti bevono regolarmente vino rosso, il quale contiene
importanti quantità di antiossidanti. Anche il cacao mostra un effetto
riducente sull’insorgenza di malattie a carico del sistema cardiocircolatorio.
Più in dettaglio la lipoproteina a cui si addebita la causa di malattie
vascolari è la LDL (
LowDdensity
Lipoprotein – lipoproteina a bassa densità) il cui ruolo fisiologico è
quello di trasportare trigliceridi e
colesterolo nel sangue. L’ossidazione a carico di questa struttura molecolare
concorre alla formazione della placca ateromasica e sfocia nella patologia
ischemica. Studi in vitro hanno messo in evidenza come l’inibizione del
processo ossidativo esercitata dai flavonoidi protegga le proteine LDL.
A tale proposito un mito da sfatare è che il cioccolato
fondente contenga colesterolo: lo contengono prodotti a base di cioccolato al
latte poiché in essi sono presenti tutte le sostanze proprie del latte.
Inoltre alcune evidenze cliniche mettono in rilievo la
capacità del cacao di ridurre la pressione sanguigna. Uno studio pubblicato su Circulation a opera di Flammer et al.
riporta la seguente conclusione: “Il cioccolato fondente induce vasodilatazione
coronarica, migliora la funzione vascolare delle coronarie, e diminuisce
l’adesione piastrinica due ore dopo il consumo. Tali benefici effetti furono
registrati parallelamente a una riduzione significativa dello stress ossidativo
del sangue e furono positivamente correlati alla concentrazione sanguigna di
epicatechina (flavonoide caratteristico del cioccolato n.d.r.)”.
Dante Bianchi e Mara Rolle
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